Tokyo capitale del Giappone quasi 15 milioni di abitanti, una metropoli….
Ci si organizza per visitarla: si cerca di capire, di studiare come girare una città del genere.
Ma c’è un ma. Armata di guida, cartina, google maps quando si è sul campo ci si accorge subito che non esistono indirizzi. O meglio non come li intendiamo noi! Fantastico!
Soltanto alcune vie principali hanno un nome es. Takeshita Dori, una via pedonale ricca di negozi bancarelle oppure Omotesando Dori un grande viale alberato dedicato allo shopping con negozi e boutique di moda.
Quindi la cosa piu’ semplice è chiedere informazioni.
E prima scoperta: nessuno parla inglese! Ma proprio nessuno. Beh d’altronde hanno una lingua con tre alfabeti diversi, parecchi ideogrammi e una logica totalmente diversa nello scrivere e parlare rispetto alle lingue occidentali. Poi per cultura i giapponesi sono cortesi e gentili e cercheranno sempre di aiutarti. Con le dovute conseguenze. Ti parlano come se foste uno di loro, non capisci ti stupisci ti arrabbi un attimino e poi ti diverti come se si fosse in una barzelletta!
Provate ad entrare in un ufficio turistico per chiedere informazioni sugli orari del treno e riuscire ad uscire con un elenco scritto solo in Giapponese! Oppure essere letteralmente accompagnati fino quasi al negozio che non riesci proprio a trovare. Oppure ancora ritornare sempre accompagnati sullo stesso posto e scoprire che bastavano 20 m circa e il negozio era li’.
A onor del vero agli incroci principali, nelle stazioni di treni o metro, alle fermate degli autobus si trovano delle mappe. E anche la connessione wifi sia in giro per Tokyo che Kyoto è abbastanza diffusa e sui pali in giro per le vie ci sono sempre dei riferimenti con dei numeri.
Ma per orientarsi bisogna capire (ed ovviamente solo dopo averci provato) che l’indirizzo comincia con il luogo piu’ generale per finire con quello specifico.
Piccola premessa Tokyo comprende città ordinarie e quartieri speciali ognuno facente a sé.
La città viene divisa in distretti, quartieri, zone, blocchi spesso numerati cosi come gli edifici (numerati in base alla costruzione in nessun ordine), numero del piano, dell’appartamento…..
Quindi un posto viene trovato seguendo città, prefettura, quartiere circoscrizione, blocco, numero di palazzina, numero civico, a volte numero del piano e appartamento.
E poi l’esperienza te la fai e scopri che spesso il posto è in alto: infatti essendo una città sviluppata verso l’alto per questioni di spazio, bisogna guardare in su in cerca di insegne visto che molte attività sono una sopra l’altra nei vari piani dell’edificio.
E voi come vi comportereste?
letto..brava Elena…
Grazie: facci un pensierino per andare laggiù 😉